martedì 23 gennaio 2018

Canali, unicorni e picozze fantasma: il giorno che il blizzard arrivò ai piani di Bobbio.

Che la salita al Canale dei Camosci, sarebbe stata una giornata memorabile lo si capiva fin dall’inizio. Ai blocchi di partenza c’era chi era eroico per il solo fatto di essersi alzato dal letto quella mattina dopo aver affrontato la Piancaformia in invernale il giorno prima (http://vivalamula.blogspot.it/2018/01/si-sta-come-dautunno-sugli-alberi-le.html)  e chi lo era perché si era convinto a fare il primo canale e a debuttare con ramponi e picozza.  Tutti di sicuro lo erano inconsapevolmente, per aver sottovalutato il cartello “previsto FORTE vento” ai tornelli della cabinovia di Bobbio. 
Ritrovo alle 8 alla cabinovia, con coda e traffico a Barzio, che sembrava la tangenziale in orario di punta.

Saliamo in cabinovia, all’ 
uscita mentre ci prepariamo a camminare c’è giusto il tempo perché Loris, incontrando il suo ex-istruttore di alpinismo, ammetta candidamente che portare atva, pala e sonda, sarebbe stato una bella idea, ma non c’ha pensato.




Passando tra le piste superiamo il rifugio Lecco e il vento inizia a salire, ma l’obiettivo minimo è arrivare all’imbocco del canale e valutare lì. 


Sotto il canale, ci rifugiamo dietro un masso, nel vano tentativo di resistere al vento oramai già forte e indossiamo ramponi e caschetti, picozza in mano si parte. 
C’è tempo anche per un video e un’approfondita formazione sull’uso della picozza per chi è alle prime armi: “in salita becca avanti, in discesa becca indietro” (giusto?) I corsi di alpinismo sono evidentemente sopravvalutati. 


Si spera che nel canale ci sia meno vento, Fra Navoni meno ottimista azzarda l’ipotesi che forse invece ci saranno i vortici. Io sento, ma faccio finta che abbia detto “portici” e continuo a camminare, vortici alla prima in un canale davvero l’avevo contemplato.
All’inizio si affonda parecchio nella neve, quando la pendenza aumenta Fede Corti con un’innocenza invidiabile chiede “Qui è finito il canale?” risposta perentoria di qualcuno dei più esperti “Qui INIZIA il canale!”. Il vento è ufficialmente già classificato “blizzard”, tempesta ghiacciata, che a Bobbio non se lo ricordano dal 1259 a.C.  quando sono scesi gli Unni ad invadere la Valsassina.
Si sale, dritto per dritto per tutto il canale. Un passo dopo l’altro arriviamo allo cresta, non prima di un’altra ottima domanda di Fede Corti, una cosa del tipo “Ma su c’è vento?” urlata a gente che scendeva nella bufera avendo raggiunto la cresta prima di noi (ma è scusata perché era alla seconda impresa del weekend!). A pochi metri dalla fine della salite incontriamo Resca, salito più rapidamente e che per non congelarsi nell’attesa inizia la discesa.

 Il vento è oramai diventato un mitragliatore di neve ghiacciata. Si sale costanti e sbuchiamo all’uscita del canale. Ci riempiamo gli occhi di meraviglia, Babi la incarna meglio di tutti con svariati “Sono davvero felice!”. Sotto di noi riconosciamo i piani di Artavaggio, ma lo sguardo si spinge fino al Monviso.
Quasi tutti continuano fino alla cima dello Zuccone Campelli, altri si fermano per qualche foto. Danielo grazie al blizzard sembra reduce da una spedizione himalayana. Menzione speciale per Ma Bo che alla sua prima in ramponi, conquista la vetta!

La discesa non si rivela più facile della salita, in molti la fanno tutta faccia a monte, perché il vento tira di quelle sberle che proprio faccia a valle non si riesce. Paolino noncurante è l’unico a farsela tutta faccia a valle a tempi di record. Quasi tutti si fanno tratti ad occhi chiusi, tentando di resistere al vento. Durante la discesa in molti avranno avuto modo di pregare i propri dei, il più citato di tutti è stata sicuramente la divivintàdelchimelhafattofareconstoventodivenireinuncanale. Durante la discesa, forse sarà stato per tutto questo pregare i santi, si manifesta l’Unicorno in forma di stalagtite sul mio caschetto. Come da leggenda che si rispetti tutti dicono di aver visto un unicorno, ma foto non ce ne sono ;-) , anche se in questo caso temo che le vedremo direttamente nell’album sputtantour.

Anche nella piana verso il rifugio Lecco la tormenta non molla e non si riesce a vedere a pochi metri. Qualcuno si ferma al rifugio per scaldarsi e mangiare qualcosa di caldo, altri scendono alla pista di bob ad incontrare muli camminatori e bobbisti saliti in mattinata: Anna, Gerva, Peter e Sommo.
Durante il tragitto rifugio Lecco – Ovovia capita il misfatto, il fattaccio, la iattura (Loris so che è dura, salta direttamente al paragrafo dopo): il Battilana perde una delle due preziose e nuove picche super-pro. I maligni credono che si sia staccata dallo zaino e che qualche sciatore accattone se la sia intascata, gli ottimisti che sia volata via nella bufera e che sia atterrata nel giardino di un bambino che sarà il campione del 2035 di arrampicata su ghiaccio! Se vi siete appassionati al mistero, se ne occuperanno anche nella prossima puntata di “Chi l’ha visto?” 

I bobbisti sono felici divederci arrivare, anche perché il canale da sotto lo vedevano anche loro un po’ ventano, e già si stavano chiedendo se Argo fosse abile anche come cane da soccorso alpino, o meglio se trovando qualcuno semi-morto se gli avrebbe dato il colpo di grazia a morsi o lo avrebbe salvato. 




Ci si ricongiunge tutti per la discesa, durante la quale si bobba ancora un po’ sui sederi e si arriva alle macchine stanchi ma molto soddisfatti.

Si dice che gli eschimesi abbiano più di 50 modi per dire neve, i Muli di certo dopo questa uscita ne avranno altrettanti per dire “vento”:
-          Vento forte
-          Vento forte forte
-          Vento ma è possibile vento così forte?!
-          Ma chi ci sta mitragliando con dei sassi ghiacciati? Ah no è il vento!
-          Vabbhè e poi a Trieste si lamentano della Bora!
-          Ma quando è che mi sono teletrasportato in Antartide?
-          Vabbhè almeno con sto vento che mi sposta per una volta mi sento leggero come una foglia!
…Continuate voi con l’elenco!
W la Mula
W le nuove avventure
W picozza&ramponi
W i canali senza vento
W alzare l'asticella!













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